Virginia Giuffre si è suicidata: la donna che accusò di abusi Epstein e il principe Andrea. Ecco cosa è successo e le ultime dichiarazioni della famiglia.
Virginia Giuffre, nota per aver accusato Jeffrey Epstein e il principe Andrea di abusi sessuali, si è tolta la vita a 41 anni nella sua casa in Australia. La sua scomparsa avviene mentre il principe Andrea continua a vivere rapporti difficili con la famiglia reale britannica. La polizia australiana, come riportato da Rai News ha confermato il decesso, precisando che “le prime indicazioni indicano che il decesso non è sospetto“, pur mantenendo aperta un’indagine da parte della Major Crime Squad.

La vita di Virginia Giuffre segnata dagli abusi
Secondo quanto dichiarato dai parenti, come riportato dall’Ansa, Virginia Giuffre si sarebbe suicidata nella sua fattoria a Neergabby, Australia Occidentale. “Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali“, hanno spiegato i familiari, descrivendo la donna come una “feroce combattente nella lotta contro gli abusi sessuali“. Hanno inoltre aggiunto: “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo“.
Il caso Epstein e le accuse contro il principe Andrea
La donna era diventata una delle voci più forti nella denuncia contro Epstein e la sua rete, dichiarando pubblicamente di essere stata costretta a diventare una schiava sessuale da adolescente. Le sue accuse coinvolsero anche il principe Andrea, membro della famiglia reale britannica, che ha sempre negato ogni addebito. Ma che ha comunque raggiunto un accordo extragiudiziale multimilionario per evitare il processo.
Solo circa un mese prima della sua morte, era stata coinvolta in un grave incidente che aveva richiesto il ricovero in ospedale. Dopo la separazione dal marito Robert, con cui era sposata da 22 anni, viveva con i loro tre figli, Christian, Noah ed Emily, nei sobborghi di North Perth. Il suo avvocato, Sigrid McCawley, ha ricordato Virginia Giuffre come una “cara amica“. Ma non solo, anche come una paladina per le vittime di abuso. “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza, e la sua forza era impressionante“, ha concluso.